lunedì 30 novembre 2020

STEP 24- Le parole nella storia

Utilizzando il sito Google Ngram Viewer è possibile ricercare con che frequenza si possono riscontrare alcuni termini all'interno dei libri dal 1500 ad oggi.

 Si può mettere a confronto, per esempio, il saccarimetro e il polarimetro, due strumenti che , come abbiamo già visto, sono molto simili per principio fisico, forma e anche utilizzo nel corso della storia.





In questo grafico notiamo come la curva blu, ovvero quella riguardante il polarimetro sia sempre stata al di sopra della curva rossa, ovvero quella riguardante il saccarimetro.
Il polarimetro per importanza e utilizzo è molto più conosciuto e trova maggior riscontro all'interno della storia.

Il saccarimetro infatti non è altro che un polarimetro applicato al mondo della misurazione della concentrazione degli alimenti e quindi il saccarimetro è un applicazione del polarimetro in campo alimentare.

Notiamo come i due strumenti in esame vadano di pari passo, l'invenzione del saccarimetro segue il polarimetro di alcuni anni e le due curve si susseguono.

Solo dopo il 1960 non si utilizzerà più il saccarimetro, anche a causa di nuove invenzioni che riuscirono a misurare in modo più efficiente la concentrazione dello zucchero nelle sostanze mentre il polarimetro continuò ad essere utilizzato in quanto fu ed è ancora tutt'oggi alla base di tutti gli strumenti che sfruttano l'attività ottica.








 

STEP 23- La normativa

 Le norme legate al saccarimetro mettono in evidenza le modalità con le quali debbano esser misurate le concentrazioni di zucchero all'interno degli alimenti e delle soluzioni che sono alla  base della nostra tavola.


Spettrofotometri Spectroquant® Pharo

Colore e controllo della qualità

Per definire la qualità dello zucchero si utilizzano diversi criteri, quali colore, contenuto di saccarosio,                       umidità, granulometria e filtrabilità. 

Di questi, il colore è la caratteristica più importante poiché direttamente correlata alla purezza.                                                Rispetto allo zucchero bruno, quello bianco è più raffinato e contiene meno contaminanti e prodotti                                chimici, quindi è più puro.

L'esame del colore secondo l'ICUMSA

La International Commission for Uniform Methods for Sugar Analysis (ICUMSA) è un ente normativo che definisce gli standard internazionali per il controllo della qualità dello zucchero.       Il test ICUMSA valuta la purezza dello zucchero in base al suo colore.

Si utilizza un colorimetro o un fotometro per misurare l'assorbimento dello zucchero a diverse lunghezze d'onda. Lo zucchero bianco assorbe meno luce, ottenendo, quindi, nel test ICUMSA valori più bassi rispetto allo zucchero bruno. 

Solitamente, un grado ICUMSA di 45 si riferisce a uno zucchero bianco altamente raffinato e di elevata purezza; invece, il grado ICUMSA dello zucchero bruno si assesta intorno a 1.000.

  • Il test ICUMSA consente ai produttori di zucchero di valutare la qualità e la sicurezza dei loro prodotti e di immetterli sul mercato ad un prezzo adeguato. 
    Ecco alcune norme riferite alla Determinazione dello zucchero 

GS2/3-10 (2007) La determinazione del colore in soluzione dello zucchero bianco – Ufficiale

GS1/3-7 (2002) Determinazione del colore in soluzione di zuccheri greggi, di zuccheri bruni e di sciroppi colorati a pH 7,0 – Ufficiale

GS2/3-9 (2005) Determinazione del colore   in soluzione dello zucchero a pH 7,0 – Accettato

GS9/1/2/3-8 (2005) Determinazione del colore in soluzione dello zucchero a pH 7,0 con il metodo del tampone MOPS – Ufficiale

Per altre informazioni visita il sito :
 

STEP 22- La procedura d'uso

Abbiamo parlato del saccarimetro in ogni campo possibile ma operativamente cosa si deve fare per misurare la concentrazione di zucchero in una soluzione?





In Figura è riportato lo schema di un saccarimetro ma ora vediamo come procedere nell'utilizzo:

1) porre in corrispondenza del prisma polarizzatore una sorgente luminosa e inizialmente avremo il tubo portacampioni vuoto

2) ruotare il prisma analizzatore in modo che il raggio di luce che è stato polarizzato dal prisma polarizzatore       venga completamente bloccato e quindi il campo visivo risulti oscurato e gli assi del prisma polarizzatore e del prisma analizzatore saranno quindi perpendicolari tra di loro

3) nel tubo portacampioni inserire il campione che si vuole esaminare:

  • se la sostanza risulterà otticamente inattiva non succederà nulla e il campo visivo risulterà oscurato
  • se la sostanza risulterà otticamente attiva, essa farà ruotare il piano di polarizzazione e un po' di luce passerà attraverso l'analizzatore fino all'osservatore
4) ruotare il prisma analizzatore in senso orario o antiorario in modo da bloccare il raggio di luce e riportare il campo al buio. 

5) L'angolo di cui l'analizzatore deve essere ruotato, α, detto rotazione osservata, è uguale al numero di gradi di cui la sostanza otticamente attiva ha fatto ruotare il piano della luce polarizzata. 

Se l'analizzatore deve essere ruotato a destra (in senso orario), la sostanza otticamente attiva è detta destrogira (+), se invece l'analizzatore deve essere ruotato a sinistra (in senso antiorario), la sostanza è levogira (-).

Per un composto puro otticamente attivo, l’esperienza mostra che l’angolo α di cui ruota il piano di polarizzazione d’un fascio monocromatico di luce incidente è proporzionale allo spessore attraversato e alla densità del composto in esame.

 Il potere rotatorio specifico, o [α], è una costante fisica e quindi una proprietà intrinseca dei composti che presentano attività ottica ed  è definito dall’espressione:

[a]Tλ α/ld

Per le sostanze otticamente attive in soluzione, secondo la legge di Biot, l'angolo di rotazione α del piano di polarizzazione è proporzionale alla concentrazione della sostanza attiva disciolta e alla lunghezza del percorso della luce all'interno della soluzione, cioè:

[a]Tλ α/lc

Generalmente le misure si effettuano a 20°C usando la riga gialla del sodio (λ=589 nm).

Attraverso queste due formule possiamo trovare la concentrazione della soluzione in esame.

Il video qui sotto mostra come utilizzare il saccarimetro:

lunedì 23 novembre 2020

STEP 21- Un fumetto


 Non avendo trovato nulla sul saccarimetro, è possibile collegare lo strumento ad un altro che sfrutta la stessa attività ottica, il polarimetro.

Il saccarimetro e il polarimetro hanno forma simile e sfruttano lo stesso principio legato al potere rotatorio della soluzione ottica, il saccarimetro infatti come visto nella descrizione del principio fisico e della tassonomia discende direttamente dal saccarimetro.

Qui possiamo notare come lo strumento venga rappresentato in una vista esplosa.




Per altre informazioni consulta il sito:

http://www.ast.obs-mip.fr/article.php3?id_article=1006

STEP 20- Il marchio

 Ora mettiamo in evidenza i marchi e la simbologia legata alle aziende che costruiscono il saccarimetro:


Fig.1 firma dell' inventore Duboscq su un saccarimetro


                   fig.2 saccarimetro a penombra di cui possiamo notare la casa costruttrice 
e il  marchio evidenziato su di esso


                                            Fig.3 targhetta con il marchio della casa costruttrice


                                       Fig. 4 marchio dell'azienda che fece il saccarimetro


Marchio visto in precedenza ed evidenziato come nome alternativo per i prodotti realizzati da Rudolf Winkel  durante il periodo in cui Zeiss era il principale azionista.

Nel 1857 Rudolf Winkel fondò un'officina meccanica a Gottingen dove produceva microscopi. I suoi figli si sono uniti a lui nell'attività.


Nel 1894 Ernst Abbe di Carl Zeiss Optische Werkstätte visitò Winkel. Nel 1911 Carl Zeiss divenne il principale azionista della società R. Winkel. Nel 1928, il logo della R. Winkel GmbH era diventato "Winkel-Zeiss / Göttingen" all'interno di un doppietto acromatico. 


Nel 1945 Zeiss trasferì la sua divisione microscopi a Gottinga. Nel 1954, la Carl-Zeiss-Stiftung rilevò completamente la R. Winkel GmbH. Il nuovo logo era "Zeiss / Winkel" in un doppietto acromatico.

Per altre informazioni vedi:

http://waywiser.fas.harvard.edu/people/3806/r-winkel-gmbh-dba-winkelzeiss;jsessionid=104AE54218549A0B90208887DF78FE1A




 Queste immagini mostrano un saccarimetro a penombra inventato da Jules Duboscq e costruito da Ph. Pellin a Parigi.

Per altre informazioni consulta i siti:

https://www.catawiki.it/l/34340657-saccarimetro-1-ferro-ghisa-battuto-ottone-winkel-zeiss-gottinga-inizio-xx-secolo

https://collection.maas.museum/object/256318

sabato 14 novembre 2020

STEP 19- L' abbecedario

A come attività ottica o analizzatore

B come barbabietola da zucchero,  nel Novecento si misurava lo zucchero contenuto in esse

C come cibo, lo strumento misura la concentrazione dello zucchero nel cibo per evitare che cibi contaminati vengano distribuiti

D come Duboscq, l'inventore dello strumento

E come enologia, il saccarimetro viene utilizzato per la misura dello zucchero nel mosto

F come filtrazione, attività fondamentale per capire la concentrazione dello zucchero

G come gradi, che misurano il potere rotatorio dello strumento

H come Henri, figlio del costruttore che contribuì all'invenzione dello strumento

I come illuminazione, fondamentale per attivare lo strumento

L come luce o lampada, fondamentale per la misurazione dello zucchero

M come medicina, lo strumento è utilizzato per misurare la concentrazione di zucchero nelle urine

N come nonio, parte che precede la lente del saccarimetro

O come ottica, branca della fisica che prende in considerazione il saccarimetro

P come polarimetria ma anche come prisma

Q come quarzo ( materiale di cui è fatto il prisma)

R come rotazione, fondamentale per la misura dello zucchero

S come saccarosio, lo saccarimetro ne misura la concentrazione

T come la tassa sullo zucchero

U come USA, stato in cui il saccarimetro venne maggiormente utilizzato 

V come vetro delle lenti

Z come zucchero

STEP 18- I francobolli

Nella ricerca non ho trovato francobolli che ritraggono lo strumento oppure l'inventore, possiamo però ritrovare alcuni strumenti che prendono in considerazione la stessa attività ottica del saccarimetro. Sono francobolli che coprono annate diverse, ma sono molto simili al saccarimetro sia per quanto riguarda l'attività ottica, che per quanto riguarda il materiale utilizzato, ovvero l'ottone.



                                                            
Francobolli provenienti dalla Germania - 1980-Carl Zeiss Ottica Museum


Questo francobollo inoltre riprende la struttura del saccarosio, elemento collegato al saccarimetro dato che esso ne misura la concentrazione. 




STEP-17 I brevetti

Illustrerò brevemente tre brevetti che mostrano idee innovative sull'utilizzo del saccarimetro:

Brevetto: JP2011125603A
Data di pubblicazione:    21/12/2009
Lingua pubblicazione:  giapponese con spiegazioni anche in inglese
Qui troviamo anche il pdf in versione integrale in lingua giapponese: brevetto.
 
Il seguente oggetto deve essere inteso come misuratore di contenuto di zucchero di un alimento in un bollitore riscaldato e l'obiettivo è di possedere la proprietà di resistenza al calore.
Una tacca alimentare (5a) è fornita con un foro di tacca (5a) sulla superficie inferiore del bollitore di riscaldamento alimentare (5), e un tubo della bocca ricevente isolante (52) e il suo tubo della bocca di copertura circostante (51) che sono in comunicazione con il foro di tacca sono forniti con il cibo 

Un tubo di zucchero (53)ha la funzione di  rilevare l'indice di rifrazione del cibo (M) riscaldato nel bollitore  mentre la proiezione integrale dal fondo del bollitore di riscaldamento è collegata all'isolante che riceve il tubo della bocca. 
La superficie della punta viene inserita in  profondità corrispondente alla superficie inferiore del bollitore di riscaldamento alimentare, o ad una profondità che sporge verso l'interno di una certa quantità, e la superficie periferica esterna della canna dell'obiettivo e la superficie periferica interna del tubo di ricezione dell'isolante sono stati fissati e mantenuti in uno stato di conservazione tramite un isolante (72) inserito e fissato e una pluralità di bulloni impostati (81) avvitati nel sistema radiale avente  direzione del tubo porta di ricezione dell'isolante.

Possiamo trovare lo stesso brevetto anche sul sito:




Brevetto: JP3814077B2
Inventore: 
Matsuda Tadayuki 
Data di pubblicazione:    23/08/2006
Lingua pubblicazione:  giapponese con spiegazioni anche in inglese
 
PROBLEMA DA RISOLVERE: Ottenere un saccarimetro in cui la superficie del  prisma analizzatore possa essere facilmente pulita.
 SOLUZIONE: Il saccarimetro è dotato di una cella di misura 3 con una sezione di misura 5 , un'unità di sistema ottico 14 che proietta la luce su un campione iniettato nella sezione di misura 5 mentre la superficie (a) del prisma 20 viene portata a contatto con la sezione di misura 5  e riceve la luce riflessa della luce proiettata, e una piastra di fissaggio 6 alla quale sono attaccate l'unità 14 e la cella 3 e misura la saccarinità del campione dall'indice di rifrazione del campione. 

Un'apertura 16 è realizzata attraverso la piastra di fissaggio 6 e l'unità ottica 14 è fissata ad una base ottica 15 che ha una dimensione tale da poter essere alloggiata nell'apertura 16 della piastra di fissaggio 6 e un foro sporgente e ricevente della luce 17 ed è fissata alla superficie D della piastra di fissaggio 6 in uno stato tale che l'unità 14 è portata a contatto con la superficie (a) del prisma 20 attraverso un O-ring 18 fornito intorno al foro sporgente e ricevente della luce 17. D'altra parte, la cella campione 3 è attaccata in modo staccabile all'altra superficie C della piastra di fissaggio 6.







Brevetto: RU2224240C2                                                                                                                     I
nventori: 
А.И. Иванов
А.Д. Абрамов
М.Ю. Мануйлов

Data di pubblicazione: 20/02/2004
Lingua pubblicazione:  russo

L'invenzione si riferisce alla strumentazione ottica, ovvero a misure polarimetriche della concentrazione di saccarosio in soluzioni e può essere utilizzata nell'industria medica, dello zucchero e chimica.


Il  metodo noto per misurare la concentrazione di zucchero (Bugaenko IF Technochemical control of sugar production. - M.: Agropromizdat, 1989. S. 16-21.), è colui secondo il quale  la concentrazione viene determinata misurando l'angolo di cui è necessario ruotare il filtro polarizzatore per compensare la rotazione del piano di polarizzazione della luce polarizzata linearmente, oppure misurando lo spessore di un cuneo di quarzo, compensando la rotazione del piano di polarizzazione.


 Lo svantaggio del metodo descritto è la presenza di cinematica e la necessità di un'accurata calibrazione meccanica.




I siti di riferimento utilizzati per la ricerca di brevetti sono :




mercoledì 4 novembre 2020

STEP 16- L' anatomia


Queste sono alcune immagini che illustrano l'anatomia del saccarimetro con le varie parti descritte in inglese:

1. La prima illustra i componenti principali dello strumento in dettaglio con le relative denominazioni





Questa seconda immagine raffigura tutti i componenti del saccarimetro separati, illustrando quindi anche la complessità stessa dello strumento che prende in esame numerosi tubi.
 







STEP 15- I numeri



"numeri" che possiamo prendere in considerazione per trattare il saccarimetro sono i seguenti:


34.58 parte della scala graduata del polarimetro attraverso la quale il saccarimetro misura la           concentrazione di zucchero in una data soluzione (posta a 100 nel saccarimetro)

1817 anno di nascita dell'inventore Jules Duboscq

1845 anno in cui viene inventato il saccarimetro

4 numero di tubi contenuti nel saccarimetro

da -30 a +110 valori che la scala graduale Internazionale dello zucchero prende in considerazione



I numeri che troviamo all'interno del saccarimetro li possiamo evidenziare mettendo a confronto il polarimetro e il saccarimetro, due strumenti che utilizzano lo stesso principio fisico.

 Sostanzialmente, la differenza fra il polarimetro e il saccarimetro è la scala graduata: per il primo l’unità di misura della scala, sono i gradi di cerchio, mentre per il secondo, la scala non è altro che un settore circolare ovvero una parte (pari a 34.58°) della scala di polarimetro che viene posta a 100 (fondo scala).

Infatti, una soluzione (fissata convenzionalmente per fissare il fondo scala del saccarimetro) di 26 grammi di saccarosio puro in 0.200 litri di acqua distillata, letta con un tubo polarimetrico da 4 decimetri, ha un’attività ottica pari a 34.58°, od anche, polarizza a 100 °S nella scala saccarimetrica.


 



fig.1 scala graduata


fig. 2 scala graduata di un saccarimetro


misura del grado dell'attività ottica


STEP 14-La tassonomia

 Qui possiamo notare la tassonomia del saccarimetro, notiamo come sia uno strumento che discende direttamente dalla polarimetri: 


STEP 13- La pubblicità

 


Fig.1 pubblicità del 1937 dell' industria saccarifera OFFICINE GALILEO per la distribuzione di apparecchi di controllo, tra cui i saccarimetri


Fig.2 pubblicità del 1902 dell' Agenzia enologica che riprende anche le istruzioni degli strumenti 

Fig.3 pubblicità dell'azienda Baker, Hamilton & Pacific Company che illustra alcuni strumenti con i relativi prezzi


Fig.4 in questo annuncio più recente Rudolph Research Analytical pubblicizza i suoi saccarimetri 




STEP 12- I film

Nel Novecento il saccarimetro trova ampio spazio nel campo alimentare per valutare per valutare la quantità di zucchero negli alimenti e anche le impurità e le tossine presenti negli alimenti.

Nel film " The Poison Squad" questo strumento viene utilizzato dal protagonista, il dottor Harvey Washington Wiley.

 Ecco una breve trama del film:

alla fine della rivoluzione industriale, l'approvvigionamento alimentare americano era contaminato da frodi, falsi e legioni di sostanze chimiche nuove e non testate, minacciando pericolosamente la salute dei consumatori.
 
Basato sul libro di Deborah Blum, The Poison Squad racconta la storia del chimico governativo Dr. Harvey Wiley che, determinato a bandire queste sostanze pericolose dai tavoli da pranzo, ha affrontato i potenti produttori di cibo ei loro alleati. 

Wiley ha intrapreso una serie di audaci e controversi processi su 12 soggetti umani che sarebbero diventati noti come "Poison Squad". Dopo gli insoliti esperimenti e l'instancabile difesa di Wiley, il film traccia il percorso dell'uomo dimenticato che ha gettato le basi per le leggi statunitensi sulla protezione dei consumatori.



Fig. 1
Il dottor Harvey Washington Wiley scruta in un saccarimetro nel 1902, il box intorno protegge lo strumento dall'esterno 
Dr. Harvey Washington Wiley peering into a saccharimeter in 1902. The box around the device protects it from outside disturbances.

domenica 1 novembre 2020

step 11- I costruttori

 Le case costruttrici che si occupano della costruzione dei saccarometri sono:


RUDOLPH Research Analytical, azienda con oltre 50 anni di leadership nella produzione di polarimetri, rifrattometri e densimetri, offre un’ampia gamma di strumenti e combinazioni tra di essi per venire incontro alle esigenze di ogni cliente, sia economiche che prestazionali.             In tanti anni di esperienza  RUDOLPH Research Analytical ha implementato nei suoi strumenti un grado di affidabilità e di accuratezza unici nel mercato, concentrando la sua attenzione su quegli aspetti più critici legati alla qualità del dato finale. Alcuni esempi sono il TempTrol posto in tutti i saccarimetri e i rifrattometri che termostatando il campione in analisi rende più accurata la misurazione. 

Qui il loro sito e le informazioni sull'azienda:  

https://rudolphresearch.com/general-info/about-us/


ATAGO con I misuratori tascabili PAL-BX|ACID Pocket Sugar and Acidity Meter che misurano il livello di zucchero e di acidità in succhi di frutta, latte, birra, yogurt, sake o aceto. Ogni unità di questa serie misura sia il Brix (livello di zucchero) che l'acidità.

Qui le informazioni sull' azienda:  https://www.atago.net/en/company-aboutus.php

Schmidt Haensch, dal 1864 la linea guida della compagnia è legata alla combinazione di tradizione e alta qualità innovativa. Dall'introduzione di nuovi metodi di riferimento nell'industria dello zucchero, l'azienda è leader nella produzione di strumenti di analisi. L'enfasi principale è sull'analisi in laboratorio, che comprende macchine automatiche di analisi senza uomo e sistemi di acquisizione dati per il laboratorio.

Per approfondimenti vedi il sito:  https://schmidt-haensch.com/products/laboratory-instruments/polarimeter/saccharomat-touch-series/

martedì 27 ottobre 2020

STEP 10- I libri

Possiamo trovare alcuni libri e articoli in cui il saccarimetro assume un ruolo predominante:

1. Frederick Bates et al., Circolare 440: Polarimetry, Saccharimetry, and the Sugars, Washington, DC: Government Printing Office (1942).


2. C. A. Browne e F. W. Zerban, Metodi fisici e chimici di analisi dello zucchero: un trattato pratico e descrittivo per l'uso nei laboratori di ricerca, tecnici e di controllo, terza ed., New York: John Wiley & Sons (1941).


3. Sidney Mintz, Sweetness and Power: The Place of Sugar in Modern History, Penguin, New York (1986)


4. Deborah Jean Warner, Museo Nazionale di Storia Americana, Smithsonian Institution, How Sweet it Is: Sugar, Science and the State, articolo non pubblicato. 6 aprile 2006


5. The International Sugar Journal: un periodico tecnico e commerciale interamente dedicato all'industria dello zucchero, Vols. II-XXVII, 1900-1926, St. Dunstan’s Hill, Londra, EC3.


6. Frederick Bates e J. C. Blake, The Influence of Basic Lead Acetate on the Optical Rotation of Sucrose in Water Solution, Bulletin of the Bureau of Standards 3, no. 1 (1907)

STEP 9- L' inventore

                                                                                                                                                                   

                                        Fig.1   l'inventore Luis Jules Duboscq  

                                        

                                                                                  Fig. 2
                                                  Firma di Luis Jules Duboscq su un saccarimetro 

Luis Jules Duboscq nacque nel 1817 nel soppresso dipartimento francese di Seine-et-Oise. Nel 1834 iniziò l'apprendistato presso Jean-Baptiste-François Soleil, un importante costruttore di strumenti ottici che aveva ereditato l'attività dal padre François. Il laboratorio di Soleil costruiva e commercializzava svariati strumenti ottici, comprese lanterne magiche, anortoscopio (strumento che permetteva la visione di immagini anamorfiche distorte), lampade a gas e illuminazione elettrica.


Nel 1839 Dusboscq sposò una delle figlie di Soleil, Rosalie Jeanne Josephine. Quando il suocero si ritirò, nel 1849, Duboscq ne rilevò il laboratorio degli strumenti, mentre il laboratorio delle lenti passò al figlio di Soleil, Henri.

Negli anni '40 del XIX secolo costruì il saccarimetro, perfezionato poi da suo genero e successore Jules Duboscq, uno strumento utilizzato per determinare con metodo ottico, la concentrazione delle soluzioni zuccherine capaci di ruotare il piano di polarizzazione della luce.
                     
Modello di saccarimetro di Soleil e Duboscq presente al Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze

L'apparecchio ebbe una grande diffusione nell'industria dello zucchero. Evitando laboriose analisi chimiche, consentiva esami rapidi e affidabili fornendo tipo e concentrazione dello zucchero nella soluzione in esame, così da scongiurare sofisticazioni alimentari.

In particolare, per quanto riguarda la barbabietola da zucchero (sugar beet), in tutti i paesi del mondo dove si è sviluppato un settore economico bieticolo, le industrie saccarifere e le associazioni dei produttori agricoli sono sempre state interessate alla messa a punto di una metodica comune e convenzionale, per la determinazione del grado zuccherino della materia prima.

Questo, allo scopo di stabilire un criterio univoco di valutazione merceologica delle bietole conferite agli stabilimenti.

Nel passato, fin dagli albori dell’industria saccarifera, quando essa attraversava il primo periodo, cosiddetto “pionieristico”, per questo tipo di analisi si utilizzavano metodiche diverse, da paese a paese. Le differenze erano talvolta poco rilevanti e riguardavano perlopiù pesi e volumi. A volte erano invece sostanziali, e si basavano su principi e tecniche distinte. Tutto questo in continua evoluzione, decennio dopo decennio, da paese a paese, attraverso percorsi di ricerca e sviluppo paralleli.


per approfondimenti vedi: https://www.wikiwand.com/it/Louis_Jules_Duboscq#/citenotedatingau1

STEP 8- I materiali

 I materiali utilizzati per la costruzione degli saccarimetri sono vari e si differenziano a seconda delle tipologie di saccarimetri costruiti.

In generale tutti i saccarimetri posseggono una base formata da più tubi, i quali in antico venivano costruiti in ottone (bress), in seguito ci sono state aggiunte di ferro (iron), metallo (metal), nichel( nickel) oppure acciaio (steel) per rendere l'oggetto più resistente e perchè alcuni materiali erano più semplici e anche meno costosi da trovare.

I tubi del saccarimetro hanno alle estremità alcuni dischi in vetro (glass) attraverso i quali è possibile osservare l'attività ottica, infine vengono anche utilizzati l'avorio (ivory) e il quarzo (quartz), materiali utilizzati per il prisma analizzatore e polarizzatore interno.


Materiali: 

  • ottone 
  • ferro
  • metallo
  • avorio 
  • vetro
  • quarzo

Per altre informazioni sui vari saccarimetri e i loro materiali visita il sito:

http://waywiser.fas.harvard.edu/objects/14727/saccharimeter;jsessionid=3EB4350FD628A57D36AF16ABDCF49128

giovedì 22 ottobre 2020

STEP 7- Un mito


Legato allo strumento del saccarimetro, come strumento di misura dello zucchero, possiamo trovare alcuni miti. In particolare lo zucchero in inglese viene tradotto come "sugar"e troviamo un riferimento a quest'ultimo nella mitologia basca. 

In mitologia basca, Sugaar (chiamato anche: Sugar,Sugoi, Maju, Sugahar) è una divinità maschile, associato alle tempeste ed i tuoni. Al contrario della sua metà femminile, Mari, non sono molte le leggende che parlano di lui: generalmente, viene rappresentato assieme alla consorte, intento a generare violente tempeste.



Si suppone che Sugaar abiti in regioni sotterranee, da dove esce sulla superficie della terra attraverso l’apertura di certi antri, come il precipizio di Agamunda e Sugaarzulo di Kutzegorri, situati in Ataun. Abita anche nella caverna Bolzala(Dima), nella cui regione è conosciuto con il nome di Sugoi “serpente”. Si dice che sebbene molte volte si sia presentato sotto forma di serpente sia stato visto anche in forma umana come viene raccontato in una leggenda che ci riferisce dell’incontro che ebbero due fratelli nella caverna di Balzola.

La leggenda maggiore, comunque, riguarda la sua seduzione di una principessa scozzese nel villaggio di Mundaka. Da questo rapporto, sarebbe poi nato il primo Signore di Biscalia, Jaun Zuria. Questa leggenda è stata la base per rivendicazioni di autonomia della Biscaglia dalla Navarra, ma la mancanza di fonti storiche non ha mai permesso di sostenere l'esistenza di questo Signore. Tuttavia, l'antica tradizione che prevede la precedenza del voto nel Biltzar (il Parlamento Basco) dei membri di Mundaka, potrebbe essere dovuta proprio ad una sorta di verità della leggenda.

In ogni città questa divinità assume un significato diverso per le popolazioni locali.

Ad Ataun, si dice che Sugaar avesse due case: nelle caverne di Amunda e di Atarreta. Si dice anche che si possa vederlo attraversare il cielo sotto forma di una mezzaluna di fuoco, considerata presagio di tempesta. In quest'area, inoltre, si dice che Sugaar punisca i figli che disobbediscono ai genitori.

Nella regione di Azcoitia tale genio è chiamato Maju, come il marito del personaggio mitico Mari, con cui si incontra tutti i venerdì, o che va a pettinare nella sera di venerdì, momento nel quale si scatena una forte tormenta, secondo quanto riferiscono a Zarauz.

A Betelu è conosciuto come Suarra e considerato un demone. Dicono inoltre che viaggi nel cielo sotto forma di Fulmine globulare, tra le montagne Balerdi ed Elortalde.

Questo Sugahar o serpente è quello che Lope Garcia de Salazar, nella sua “Cronica de siete casas de Vizcaya y Castilla” (1454), disse essere un diavolo che in Vizcaya si chiama Celebro, signore della casa e dalla cui unione con una principessa che viveva in Mundaka nacque Juan Zuria, primo signore di Vizcaya.

                                            Una versione moderna del serpente Sugaar


BIBLIOGRAFIA:

mercoledì 21 ottobre 2020

STEP 6- Un simbolo

 


Ora possiamo proporre una simbologia che leghi il saccarimetro alla sua produzione e alla misurazione dello zucchero in più contesti storici.



Questa prima immagine raffigura come lo zucchero nel 1894 ebbe un ruolo predominante, in particolare viene imposta la tassa sullo zucchero.



Fig.1 
La copertina di Harper's Weekly dell' 8 settembre 1894, mostra il periodo in cui si impone la tassa sullo zucchero, periodo in cui il saccarimetro divenne molto utilizzato


The cover of Harper’s Weekly from September 8, 1894, entitled “Gorman’s Triumph – A Humiliating Spectacle,” shows the victorious sugar trust pulling a defeated President Cleveland. Congressman Wilson and his low-tariff bill are crushed under the wheel of the chariot. (Harper’s Magazine, www.harpweek.com)



Queste immagini ci mostrano  come alla base del saccarimetro ci sia l'attività ottica raffigurata schematicamente in questo modo:



Fig.3 
simbologia dell' attività polarizzante del saccarimetro 



Fig. 4 
 simbologia riguardante l' attività polarizzante del saccarimetro 








STEP 28- La sintesi finale

Siamo giunti al termine del viaggio alla scoperta del saccarimetro, un oggetto il cui utilizzo sembra essere ormai superato dalle nuove tecn...