Fig.1 l'inventore Luis Jules Duboscq
Fig. 2 Firma di Luis Jules Duboscq su un saccarimetro
Luis Jules Duboscq nacque nel 1817 nel soppresso dipartimento francese di Seine-et-Oise. Nel 1834 iniziò l'apprendistato presso Jean-Baptiste-François Soleil, un importante costruttore di strumenti ottici che aveva ereditato l'attività dal padre François. Il laboratorio di Soleil costruiva e commercializzava svariati strumenti ottici, comprese lanterne magiche, anortoscopio (strumento che permetteva la visione di immagini anamorfiche distorte), lampade a gas e illuminazione elettrica.
Nel 1839 Dusboscq sposò una delle figlie di Soleil, Rosalie Jeanne Josephine. Quando il suocero si ritirò, nel 1849, Duboscq ne rilevò il laboratorio degli strumenti, mentre il laboratorio delle lenti passò al figlio di Soleil, Henri.
Negli anni '40 del XIX secolo costruì il saccarimetro, perfezionato poi da suo genero e successore Jules Duboscq, uno strumento utilizzato per determinare con metodo ottico, la concentrazione delle soluzioni zuccherine capaci di ruotare il piano di polarizzazione della luce.
Modello di saccarimetro di Soleil e Duboscq presente al Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze
L'apparecchio ebbe una grande diffusione nell'industria dello zucchero. Evitando laboriose analisi chimiche, consentiva esami rapidi e affidabili fornendo tipo e concentrazione dello zucchero nella soluzione in esame, così da scongiurare sofisticazioni alimentari.
In particolare, per quanto riguarda la barbabietola da zucchero (sugar beet), in tutti i paesi del mondo dove si è sviluppato un settore economico bieticolo, le industrie saccarifere e le associazioni dei produttori agricoli sono sempre state interessate alla messa a punto di una metodica comune e convenzionale, per la determinazione del grado zuccherino della materia prima.
Questo, allo scopo di stabilire un criterio univoco di valutazione merceologica delle bietole conferite agli stabilimenti.
Nel passato, fin dagli albori dell’industria saccarifera, quando essa attraversava il primo periodo, cosiddetto “pionieristico”, per questo tipo di analisi si utilizzavano metodiche diverse, da paese a paese. Le differenze erano talvolta poco rilevanti e riguardavano perlopiù pesi e volumi. A volte erano invece sostanziali, e si basavano su principi e tecniche distinte. Tutto questo in continua evoluzione, decennio dopo decennio, da paese a paese, attraverso percorsi di ricerca e sviluppo paralleli.
Nel 1839 Dusboscq sposò una delle figlie di Soleil, Rosalie Jeanne Josephine. Quando il suocero si ritirò, nel 1849, Duboscq ne rilevò il laboratorio degli strumenti, mentre il laboratorio delle lenti passò al figlio di Soleil, Henri.
Negli anni '40 del XIX secolo costruì il saccarimetro, perfezionato poi da suo genero e successore Jules Duboscq, uno strumento utilizzato per determinare con metodo ottico, la concentrazione delle soluzioni zuccherine capaci di ruotare il piano di polarizzazione della luce.
Modello di saccarimetro di Soleil e Duboscq presente al Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze
L'apparecchio ebbe una grande diffusione nell'industria dello zucchero. Evitando laboriose analisi chimiche, consentiva esami rapidi e affidabili fornendo tipo e concentrazione dello zucchero nella soluzione in esame, così da scongiurare sofisticazioni alimentari.
In particolare, per quanto riguarda la barbabietola da zucchero (sugar beet), in tutti i paesi del mondo dove si è sviluppato un settore economico bieticolo, le industrie saccarifere e le associazioni dei produttori agricoli sono sempre state interessate alla messa a punto di una metodica comune e convenzionale, per la determinazione del grado zuccherino della materia prima.
Questo, allo scopo di stabilire un criterio univoco di valutazione merceologica delle bietole conferite agli stabilimenti.
Nel passato, fin dagli albori dell’industria saccarifera, quando essa attraversava il primo periodo, cosiddetto “pionieristico”, per questo tipo di analisi si utilizzavano metodiche diverse, da paese a paese. Le differenze erano talvolta poco rilevanti e riguardavano perlopiù pesi e volumi. A volte erano invece sostanziali, e si basavano su principi e tecniche distinte. Tutto questo in continua evoluzione, decennio dopo decennio, da paese a paese, attraverso percorsi di ricerca e sviluppo paralleli.
per approfondimenti vedi: https://www.wikiwand.com/it/Louis_Jules_Duboscq#/citenotedatingau1
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