Le scienze direttamente legate al saccarimetro sono la saccarochimica e l'ottica (optics).
La saccarochimica è un particolare campo specialistico della ricerca chimica; essa racchiude lo studio e lo sviluppo di metodologie analitiche applicate all’industria per la produzione e la raffinazione dello zucchero alimentare, sia esso di barbabietola o di canna.
Storicamente, la determinazione chimico – analitica del grado zuccherino ha sempre seguito due vie parallele: quella polarimetrica e quella rifrattometrica. La prima è la più importante, sia per applicazione, sia per attendibilità della misura.
Sfruttano, rispettivamente, due diverse proprietà chimico – fisiche delle soluzioni zuccherine: l’attività ottica (ossia il fatto che ruotano di un angolo ben preciso, variabile a seconda del tipo di zucchero, il piano di polarizzazione della luce polarizzata che le attraversa) e l’indice di rifrazione (ossia il potere, quando attraversate da un raggio di luce, di deviarne la direzione secondo uno specifico angolo di rifrazione).
L' ottica è la branca della fisica che studia i fenomeni relativi alla propagazione della luce (nel vuoto e nei mezzi materiali) e gli effetti della sua interazione con i corpi, nonché le proprietà e la costituzione degli strumenti atti a fornire, a diversi fini, immagini degli oggetti, o a emettere radiazione luminosa, oppure a misurarne le grandezze caratteristiche.
I saccarimetri quindi trovano grande applicazione in:
- ambito vinicolo in quanto viene utilizzato per correggere la quantità di zucchero nel mosto del vino (wine must).
- ambito medico(medicine) per la misurazione delle urine
http://www.abicisac.it/servizi/agronomico/METODO_SACHSLEDOCTE.htm
https://de.wikipedia.org/wiki/Saccharometer
https://itisravenna.edu.it/corso/chim/impianti/saccarimetria.htm
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